La tipografia

 In La stampa

Tipografia: le origini della stampa

Con il termine tipografia si tende ad identificare comunemente le aziende di stampa, questo perché è stata la prima tecnologia utilizzata per produrre testi stampati usando matrici in rilievo composte di caratteri mobili o di cliché inchiostrati (dal greco il significato di tipografia è proprio “scrivere” e “impronta”).

Dalle sue origini infatti alla tipografia viene dato due significati, come:

  • l’arte di comporre
  • stampare libri

Storia della tipografia

L’invenzione della stampa tipografica, che si basa sull’utilizzo di caratteri mobili è attribuita al tedesco Johann Gutenberg che stampò tra il 1448 e il 1454 il primo libro con questa tecnica: la celebre Bibbia a 42 linee (dal numero delle linee di testo che compongono ogni pagina).

La tecnica di Gutenberg consisteva nell’allineare dei piccoli prismi metallici di sezione variabile con il rilievo rovescio di ogni singola lettera, che assemblati per linee creavano le pagine complete di testo. Ogni pagina composta da queste matrici veniva inchiostrata e successivamente stampata con un torchio.

In Italia la nuova tecnica di stampa si diffonde rapidamente. In particolare, a Venezia i primi stampatori compaiono nel 1469 e portano la città a diventare il più importante centro europeo del libro a stampa.

Nel 1814 fu realizzata la prima pressa piano-cilindrica a vapore per il Times di Londra, la quale aumentò la capacità di stampa, aumentando le prestazioni di stampa fino a 5.000 copie/ora nel 1828.

L’evoluzione della tipografia ai giorni nostri

Due invenzioni hanno sicuramente rivoluzionato il mondo della stampa, superando quello che era il concetto di tipografia e permettendo di stampare velocemente e a colori:

  • la stampa a quattro colori detta quadricromia: cyan magenta giallo nero. Innovazione in grado di produrre un’immagine stampata con tutte le tinte e le sfumature desiderate, sovrapponendo i quattro colori.
  • la rotativa: in grado di stampare migliaia di copie all’ora su un nastro continuo di carta;

In seguito all’introduzione della rotativa altri esperimenti di composizione meccanica hanno portano, alla soglia del X secolo, alla realizzazione della Linotype e della che sono rimaste soluzioni uniche fino al 1960 alla nascita della stampa offset.

La nascita della stampa moderna: dalla tipografia alla stampa offset

La stampa offset è stata un’importante rivoluzione per il mondo della stampa e per la tipografia.
La offset si tratta di una tecnica molto simile a quella litografica, ma la differenza principale è che non c’è alcun contatto diretto tra lastra e foglio.

Il principio cardine della stampa offset è la repulsione fisico/chimica tra acqua e sostanza grassa (l’inchiostro da stampa nello specifico).

La stampa offset è una soluzione ideale per la stampa di qualità, ma la complessità delle macchine e i costi connessi la rendono comunque sfruttabile per lavorazioni importanti e non per lavori minori con basse tirature.

L’evoluzione continua: dalla stampa offset alla stampa digitale per le piccole tirature

Il più recente sviluppo della stampa nel suo processo evolutivo è la stampa digitale.

La stampa digitale si basa su una tecnologia che permette la stampa direttamente dall’invio di file digitali dal computer alla macchina da stampa, senza l’utilizzo di lastre o forme da stampa (matrici), proprio come fosse la stampante del proprio ufficio.

Il flusso di lavoro è per di più molto più snello, i tecnici grafici del reparto di prestampa preparano il file e viene inviato direttamente alla macchina per la stampa digitale e quindi stampato sul supporto di stampa.

La stampa digitale ha raggiunto ormai elevatissimi standard qualitativi e di definizione, spesso anche con rese cromatiche più sature e brillanti.

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